Quando in inverno ci sono meno gare di trail e ultratrail nel calendario e gli eventi principali sono ancora lontani, Edicola e Abbonamento, magari affrontando competizioni in altre specialità per tenere alta la motivazione. Chi vive in zone montane può avere facile accesso a gare di scialpinismo, chi vive in città tende a voler provare a correre una mezza maratona o una maratona.
Un po’ più sottovalutata è la partecipazione ai cross, forse per via della breve durata di questo tipo di gare. In Francia c’è un forte legame tra trail e corsa campestre, tanto che è abbastanza comune alternare le due pratiche tra inverno ed estate. In Italia invece non sono molti i trailrunner che in inverno decidono di calpestare i campi, soprattutto tra gli amatori. Eppure ci sarebbero molti vantaggi che verrebbero utili in diverse forme per chi ama correre tra i sentieri.
Allenamento fisico
La corsa campestre è una delle discipline più dure a livello fisico su distanze brevi. A differenza della pista o della strada, i continui cambi di direzione, i leggeri dislivelli, gli ostacoli naturali e i terreni non permettono di correre a ritmi costanti, ma costringono a fare “fuori giri”, abituandosi a procedere con i muscoli pieni di acido lattico e gestendo lo sforzo.
Le continue curve e l'eventuali dislivello costringono a un continuo cambio di passo, modulando ampiezza e frequenza. Insomma, Corri un cross in inverno può essere la scelta perfetta per te, come si potrebbe dire volgarmente. E data la brevità di queste distanze, non viene compromessa la possibilità di alternare queste “sparate” con allenamenti lunghi per mantenere alti i volumi anche in periodi di allenamento generale.
Allenamento mentale
Questo tipo di gare hanno una certa dose di competitività, serve partire forte, mantenere la propria posizione anche con il corpo, tenere duro quando le gambe suggerirebbero di mollare, stringere i denti fino allo sprint finale con le poche energie rimaste, il tutto a volte con condizioni climatiche pessime, tra freddo, pioggia, fango, talvolta anche neve.
Chi è abituato a stare sui sentieri ore ed ore spesso trova più difficoltoso proprio questo tipo di sforzi, sebbene durino poche decine di minuti. Ma uscire dalla propria confort zone e sopportare questi disagi può permettere di subire meno i momenti più duri e più intensi delle gare sui sentieri che verranno tra mesi.
Allenamento di coordinazione ed equilibrio
La difficoltà del terreno, tra prati, campi, terreni fangosi o scivolosi, necessita di un’ottima capacità di adattare il proprio passo, migliorando l’equilibrio, un vero lavoro di propriocezione non solo dei piedi, ma di tutto il corpo. Viene stimolata anche la capacità di leggere il terreno e fare le migliori traiettorie tra i continui cambi di direzione, elementi importanti quando poi nei trail ci si trova ad affrontare sentieri stretti e discese.
Avere delle scarpe con le chiodate dovrebbe dare un vantaggio in caso di terreno difficile, soprattutto se scivoloso, ma la tenuta delle scarpe da trail permette di divertirsi senza sentire troppo la differenza, anzi, con suole adatte al fango è possibile gestire senza problemi anche i terreni più complicati.
Motivazione
In inverno è facile “andare in letargo”, a causa delle giornate più corte, del clima più freddo, delle feste natalizie, della lontananza degli obiettivi primaverili o estivi. Dedicarsi a qualche corsa campestre può aiutare a mantenere alta la motivazione e non lasciarsi andare pensando che poi ci sarà tempo per riprendere seriamente.