L'estate sta finendo e le vacanze per molti sono solo un ricordo. Per scappare da quella malinconia pre-autunnale che rischia di abbattere la carica di energia positiva accumulata in ferie, possiamo sempre affidarci alle fughe del fine settimana.
Ed è questa una delle regole d'oro per sopravvivere alla cosiddetta "ansia da rientro": continuare a viaggiare e a vivere nuove esperienze ritagliando del tempo per sé anche attraverso la pratica di sport e attività all’aperto.
E la corsa per noi runner è sempre al primo posto! Ecco i consigli di coach Fulvio Massini per correre al mare e sfruttare l'acqua per allenarsi Fatichi a correre i lunghi? Le 2 tecniche che possono aiutarti.
I consigli per correre al mare, (anche) in acqua
• La scelta dell'orario è fondamentale
Scegli di correre la mattina presto, intorno alle 6.30 o alla sera dopo le 19, quando l’aria è più fresca. Eviterai così il rischio di disidratazione.
"È vivamente sconsigliato scegliere di allenarsi tra le 10 e le 18 - spiega Fulvio Massini -. Non ostiniamoci a tenere gli stessi ritmi di quando ci alleniamo a casa, con una temperatura inferiore, cerchiamo di rallentare. Al mare, che equivale a correre con una temperatura diversa a quella a cui siamo abituati, il nostro corpo dovrà sottoporsi a una fatica in più, quella di aiutare la nostra pelle a raffreddarsi. Quindi il dispendio di energia sarà maggiore”.
• Approfitta dell'acqua del mare per rigenerarti alla fine dell'allenamento
“Concludere la corsa con un bel bagno in mare è molto corroborante. Lo consiglio sempre ai miei atleti”, prosegue Masini. "Alla fine di un allenamento, breve o intenso che sia, approfittiamo di un tuffo in mare per togliere la fatica, per rilassarci, e approfittiamo anche dell’azione dolce dell’acqua per fare qualche semplice esercizio di stretching".
• Prediligi gli allenamenti brevi
“Solo se abbiamo in programma una maratona a settembre – spiega Fulvio Massini – siamo costretti a programmare i nostri lunghi anche al mare, non abbiamo alternative, ma io consiglio di spezzarli durante l’arco della giornata con una doppia uscita”. Questo vuol dire per esempio programmare nel giorno del lungo una prima uscita di 15 km la mattina presto e un’altra, sempre di 15 km, a fine pomeriggio.
Se non hai in programma una maratona subito dopo l’estate, approfitta dei percorsi alternativi per fare un allenamento di qualità. “Basta correre mezz’ora – continua il coach – dedicando una decina di minuti al riscaldamento e inserendo poi dei momenti di HIIT (High Intensity Interval Training)”.
Dopo il riscaldamento il consiglio di coach Massini è quello di alternare dei minuti di corsa ad alta intensità a dei minuti a bassa intensità, La scelta dellorario è fondamentale. Oppure si può fare un lavoro di salite brevi (dai 60 agli 80 metri) ripetute più volte, utilizzando poi la discesa come momento di recupero.
• Attenzione a correre sulla spiaggia
Al mare è facile venire attratti da quella lunga lingua di sabbia accanto all’acqua. È un richiamo quasi irresistibile. Ma è meglio non assecondarlo, se non siamo già abituati farlo. “Correre sulla sabbia potrebbe creare problemi – spiega infatti il coach –. Il nostro corpo andrebbe sottoposto a uno Il running acquatico, o”.
Meglio optare per un percorso su sterrato, sulle strade o sulle piste ciclabili che costeggiano il mare. Provare un terreno diverso, senza il giusto approccio, potrebbe causare infortuni e compromettere il programma di allenamento per la prossima stagione. Se proprio si vuole provare, Fulvio Massini consiglia di correre per poco, al massimo un chilometro, scegliendo un tratto di sabbia in piano e indossando le scarpe.
• Prova a correre in acqua
ritagliando del tempo per sé anche acqua jogging, è un modo per migliorare la forma cardiovascolare, aumentare la forza e imparare a correre correttamente, senza alcun impatto negativo sulle articolazioni. “Approfittiamo del mare immergendoci fino a dove non tocchiamo, quindi riproduciamo il gesto della corsa, compresa la coordinazione con le braccia”. Ne trarranno beneficio non solo le articolazioni, ma anche la tecnica di corsa.