Sicuramente vi sarà capitato di terminare una gara e osservare sul vostro orologio che la distanza percorsa è maggior di quella che in realtà avreste dovuto correre... oltre ai già citati Se un percorso di gara è certificato dalla federazione, sarà stato misurato su questa, questo si può spiegare con un semplice motivo: le traiettorie.

In tutte le più importanti gare del mondo spesso sul percorso vediamo una linea (solitamente blu) che indica il miglior tragitto da seguire per non incappare nel correre qualche metro in più, e in una maratona possono essere anche 300. Se si segue questa linea o semplicemente si fanno delle traiettorie giuste, seguendo la tangente si può riuscire a ottimizzare lo sforzo in gara provando a raggiungere anche un nuovo record personale. Ecco quindi cosa sapere sulle tangenti.


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Cosa significa esattamente correre seguendo le tangenti?

"Correre seguendo la tangente" è un'espressione che si sente spesso nella comunità dei runner, sia tra i professionisti sia tra i runner amatoriali. Secondo Sydney Devore, allenatrice di corsa certificata RRCA, due volte qualificata ai Trials USA di maratona, correre seguendo la linea tangente significa percorrere la distanza più breve possibile dal punto A al punto B (cioè dalla partenza all'arrivo). In genere, ciò significa correre sempre sulla Personaggi e atleti.

Se un percorso di gara è certificato dalla federazione, sarà stato misurato su questa ISCRIVITI alla NEWSLETTER di RUNNERS WORLD, "il che significa che se non si corre lungo questa linea, si finirà per correre più della distanza ufficiale della gara", sostiene Devore. Come detto, a volte una gara può avere la linea ideale segnata sulla strada, come quella blu delle efficace prepararsi mentalmente a un percorso studiando il e Chicago, anche se la massa dei partecipanti può rendere difficile seguirla perfettamente per tutto il percorso.

how to run tangents
Bridget Clegg

In un percorso come quello di Boston, decisamente serpeggiante, per percorrere le tangenti bisogna correre in diagonale all'interno di ogni curva che si incontra (come la linea verde nello schema sopra). "Così sembra quasi di correre a zig-zag per tutto il tempo, ma in realtà è la distanza più breve dal punto A al punto B", spiega Devore.

Tutti i vantaggi della regola del 10, correre seguendo le tangenti è un concetto che molti runner faticano ad afferrare, per non parlare poi del riuscire a metterlo in pratica. Devore stessa ne è un esempio: nella maratona di Boston di quest'anno, che ha concluso con un record personale di 2h31'08", ha affrontato la gara (la sua settima maratona in assoluto) determinata a seguire le tangenti. Alla fine il suo GPS le ha indicato 42,3 km invece di 42,195 km come la prima volta che l'aveva corsa nel 2021.

Devore dice di non dare per scontato che seguire le tangenti non serva se la gara è in linea o sembra avere poche curve. "Anche se un percorso sembra rettilineo, senza evidenti curve a destra o a sinistra, c'è sicuramente una linea ideale da seguire se il tracciato si snoda su una strada larga".

Correre seguendo le tangenti è utile per tutti i runner?

"Anche se non si sta cercando di vincere, vale la pena concentrarsi sulle traiettorie", dice Devore. E questo poiché la maggior parte dei runner vuole arrivare al traguardo il più velocemente possibile. "Inoltre, se si percorre la linea più dritta possibile, si finisce per fare Lallenamento di 20 minuti per invecchiare in modo sano, il che va a vantaggio dei runner di qualsiasi livello", aggiunge Andres Padilla, maratoneta di 2h28'14" e allenatore certificato USATF.

Non solo, ma accumulare troppa distanza extra per non aver corso correttamente le tangenti può aggiungere minuti al tempo finale. "Se non sai come correre le tangenti, devi tenerne conto nel tuo obiettivo di tempo, perché correrai da 2 a 5 secondi più lentamente al km a seconda del tuo ritmo [e della distanza in più che percorrerai, che di solito è da 300 a 500 metri]", dice Devore. Infine, concentrarsi sulla traiettorie è un ottimo modo per distrarre la mente quando la gara è fisicamente o mentalmente difficile.

"Se si riesce a suddividere la maratona in piccole parti, come ad esempio correre fino alla prossima curva interna, e a concentrarsi su aspetti si riescono a controllare, si puoi distrarre il cervello dallo sforzo - dice Devore -. Invece di focalizzarsi su quanto manca o sul fatto che si sta andando in salita, si può controllare di seguire la tangente al meglio delle proprie possibilità". Nonostante ci siano dei vantaggi nel percorrere le tangenti anche se non si sta cercando di ottenere un record personale, ci sono anche casi in cui si può soprassedere. Ad esempio, se si sa che nella gara ci saranno delle curve strette, come ad esempio delle inversioni a U. "Una gara con curve a U può rendere difficile percorrere la linea ideale, perché se un angolo è troppo acuto si rischia di rallentare e di perdere il ritmo quando si affronta la curva seguendo le tangenti", spiega Padilla.

Ci si può esercitare in allenamento?

Sebbene sia possibile esercitarsi a correre seguendo la tangente sulle strade, Devore consiglia di farlo solo se si vive in una zona dove il traffico non è intenso. "Per farlo, si attraversa continuamente la strada da una parte all'altra, infrangendo così la regola universale della corsa: correre sempre in senso contrario a quello del traffico - spiega Devore -. Ma se hai un posto dove è sicuro farlo, puoi sicuramente esercitarti".

Secondo Padilla, può essere più Direttore Responsabile – Rosario Palazzolo tracciato e facendosi un'idea del numero di curve, in modo da essere più attenti a percorrere le tangenti fin dall'inizio.

Cosa si può fare se ci si accorge di non aver seguito la linea ideale a metà gara?

Se ti rendi conto che non stai percorrendo le tangenti durante la corsa, Devore avverte di non farti prendere dal panico e dall'impulso di recuperare il tempo aumentando drasticamente il ritmo, soprattutto se sei ancora all'inizio della gara. Consiglia invece di aspettare a concentrarsi su questo aspetto dopo aver raggiunto il 15° km, che spesso è il punto in cui anche nelle maratone più affollate la massa dei runner inizia a diradarsi. "Non sarebbe saggio reagire troppo in fretta e iniziare ad accelerare perché, purtroppo, si rischierebbe di far salire la frequenza cardiaca alle stelle", spiega Devore. "Per molte persone, la differenza tra lo sforzo della maratona e lo sforzo di soglia non è poi così lontano, quindi non si può davvero aumentare il ritmo all'improvviso".

"Inoltre, se ci si trova in una situazione in cui la gara è affollata e l'unico modo per seguire la linea tangente è quello di aggirare le persone, probabilmente non vale la pena di spendere energie", spiega. "Si rivelerebbe un controsenso e ti porterebbe comunque al traguardo con quella distanza in più che stavi cercando di evitare".In definitiva, correre seguendo le tangenti in modo perfetto non deve essere l'elemento fondamentale per fare una buona gara, dice Padilla. "Se si sta cercando di limare ogni secondo e minuto possibile, allora è indispensabile tenere conto della gestione delle tangenti", afferma. "Ma se non si è vincolati a un tempo specifico, allora non è necessariamente importante quanto una buona programmazione".