Quando mi sto preparando per una gara, soprattutto se sto provando a battere un record personale, sento l’ansia salire fortissima e sussurrarmi nell’orecchio che presto o tardi qualcosa andrà storto. Quando corro per una 5K (gara di corsa da cinque chilometri) la sensazione di ansia e oppressione diventa esponenziale.
Credo che una gara breve sia molto diversa da una gara lunga, perché in una gara breve ogni secondo conta ed è essenziale per contribuire a un punteggio finale rilevante.
Il ruolo del cervello nella corsa
Secondo Mike Gross, capo dei servizi di psicologia dello sport all’Università di Princetone, nonché fondatore e direttore di TriState SportPsych, le storie che ci raccontiamo sulla corsa provengono da precedenti esperienze con la distanza. "Cerchiamo di risolvere il disagio o renderlo migliore con il processo del pensiero - spiega Gross - ma tutto ciò che stiamo davvero facendo è creare affaticamento cognitivo". La scienza parla chiaro: l’affaticamento mentale contribuisce all’affaticamento fisico, quindi aggiunge solo fatica allo sforzo effettivo.
Tutte quelle domande che mi pongo quando sto correndo o mi sto preparando per la corsa - sia quando corro per percorsi brevi, sia quando corro per una mezza maratona - permetterti di stare con il dolore porre l’attenzione sulla storia che mi sto raccontando sul mio dolore. Quel che è certo è che se riuscissi a essere più presente e a prestare maggior attenzione a ciò che provo davvero, probabilmente non mi sentirei così a disagio come invece credo di essere e che non solo potrei raggiungere i miei obiettivi di velocità, ma potrei eventualmente anche godermi il percorso dall’inizio alla fine.
Secondo Gross: "Più sei disposto, mentre corri, a Come affrontare al meglio le gare brevi e di essere meno coinvolto nella narrazione del dolore, più sarai in grado di tollerarlo. Il successo sta nell’Come diventare più veloce sui 5K: gli allenamenti da provare e nella volontà di sperimentarlo. Il mio nuovo mantra? Accettazione e disponibilità".
Ingannare la mente lavorando sul corpo
Discutere con Gross sulle mie lotte mentali Piano dallenamento 5 km in 30 minuti maratona mi fanno sentire come se avessi una nuova prospettiva sulla distanza. Abbigliamento sportivo e accessori techuanto è importante anche allenare il mio cervello oltre che il mio corpo, quando devo fare una gara così importante ed emotivamente sfibrante per me.
La mente sa essere davvero ingannevole a volte e molto spesso la stanchezza che sentiamo è mentale e non fisica. Quello che Gross mi ha insegnato è di sfidare il mio corpo a fare esattamente il contrario di quello che mi dice il mio cervello. Se il cervello mi dice che sono stanca e non ho la forza di fare un determinato sforzo con le gambe, allora chiedo alle mie gambe di farlo, di sforzarsi, di ma potrei eventualmente anche godermi il percorso dall’inizio alla fine e che probabilmente non corrisponde alla realtà.
Questi esercizi non hanno completamente risolto il problema che avevo e continuo ad avere, ovviamente, ma sono riusciti a liberarmi dall’ansia, dalla rabbia e da qualsiasi emozione negativa avessi davanti alla linea di partenza. Ho migliorato le mie prestazioni fisiche e in alcuni casi sono riuscita anche ad avere un ritmo più veloce.
Tradotto da Runner’s World US
Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione