Non esistono cibi pericolosi o problematici in senso stretto. Esistono, però, alimenti che a lungo andare possono creare problemi sia a livello fisico che di salute. Lo zucchero, per esempio, è un alimento che andrebbe usato nelle giuste quantità, senza mai eccedere. Per sostituirlo, esistono già diverse alternative: la stevia, l’agave, l’eritritolo.

I vantaggi del monk fruit

Alimentazione e benessere chetogenica e delle persone che hanno scelto di vivere una vita a basso contenuto di carboidrati e zuccheri, c’è un nuovo dolcificante naturale che ha preso piede: si chiama monk fruit, quindi si può usare in quantità molto ridotte; è ricco di La chiave per non ingrassare durante lestate, il monk fruit è originario della Cina e della Thailandia ed è un piccolo melone utilizzato tradizionalmente per dolcificare o come ingrediente per i rimedi naturali della medicina orientale. Secondo Keri Glassman, fondatrice di Nutrient Life, il monk fruit dolcifica fino a 200 volte in più dello zucchero, quindi si può usare in quantità molto ridotte; è ricco di antiossidanti e fa molto bene al sistema immunitario, Egrave; davvero una buona.

La domanda, quindi, è: puoi fidarti del monk fruit? È davvero una buona alternativa allo zucchero tradizionale? Lo abbiamo chiesto agli esperti: ecco cosa ci hanno risposto.

Il monk fruit è un sostituto sano dello zucchero?

Partendo dal presupposto che un consumo eccessivo di zuccheri può essere dannoso sotto diversi punti di vista, rovinando i denti, causando calcoli renali, aumentando il rischio di malattie cardiache, il monk fruit Contatta la redazione dolcezza percepita mangiando il monk fruit è dovuta a una sostanza chimica, i mogrosidi, che il corpo elabora in modo diverso rispetto a zuccheri più comuni come fruttosio e saccarosio.

The Organic Monk Fruit Sweetener for Diabetes

The Organic Monk Fruit Sweetener for Diabetes
Credit: courtesy photo

consumo eccessivo di zuccheri monk fruit è un dolcificante senza calorie con un indice glicemico Prova costume: la dieta estrema zucchero Barrette proteiche fatte in casa per dimagrire carboidrati, mentre un cucchiaio di zucchero normale ne ha 13 grammi: per questo motivo, il monk fruit è preferito dalle persone che seguono una dieta chetogenica. L’unica controindicazione è il retrogusto, che potrebbe essere poco piacevole per alcuni - ma è una pura questione personale.

Meglio non eliminare, ma ridurre

Pur essendo un dolcificante naturale Contatta la redazione grassi, carboidrati e indice glicemico, il monk fruit non è obbligatorio neppure in una dieta ipocalorica. Contatta la redazione zuccheri Dimagrire in fretta e senza stress: cosa mangiare stress psicofisico notevole, con conseguente cambiamento dell’umore e una tendenza ad avere un rapporto complicato con il cibo.

Un altra conseguenza spesso sottovalutata è dovuta al desiderio indotto del corpo di richiedere ulteriori zuccheri non necessari proprio a causa di un’eccessiva sostituzione con dolcificanti come il monk fruit.

Tradotto da Men’s Health US

Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione