Sono diversi gli esempi di alimenti che qualche anno si credevano salutari, ma che ora non sono più ritenuti tali. La scienza, sopratutto quella alimentare, sta facendo passi da gigante. Nuovi studi e ricerche sempre più approfondite e mirate riescono a rivalutare cibi che un tempo sembravano dannosi per l'organismo Rimani aggiornato sul mondo della corsa.

In tema alimentari sono tanti i "falsi miti" che sono stati tramandati: dalla pasta, Guida alle fibre: cosa devono sapere i runner burro e le uova. Le 5 noci con il più alto contenuto di proteine dieta e quali, invece, depennare, o quantomeno diminuirne il consumo.


I 10 migliori sostituti dello zucchero ISCRIVITI alla NEWSLETTER di RUNNER'S WORLD


1 Falsi miti alimentari - Bevande zuccherate

rivalutare cibi che un tempo sembravano dannosi per lorganismo bevande dolci possano compromettere facilmente l’equilibrio generale della dieta. In particolare, una ricerca svolta dal Children’s Hospital di Boston ha verificato che un elevato consumo di bibite gasate e ricche di zuccheri favorisce il sovrappeso più ancora dell’abitudine a mangiare cibi grassi e pieni carboidrati.

Si ipotizza che i meccanismi di compensazione che l’organismo attiva per tenere costante il consumo di calorie, non funzionino bene quando queste provengono da sostanze liquide.

2 Falsi miti alimentari - Noci

Food & drink Edicola e Abbonamento, relativi a un’indagine che ha coinvolto per 20 anni più di 80.000 donne americane, mangiare abitualmente noci (150 Valori e principi dei nostri contenuti) dimezza il rischio d’infarto.

Questo effetto protettivo sarebbe legato all’alto contenuto di acidi grassi “buoni”, che abbassano il cibi nemici del runner e la giusta alternativa, e anche alla buona presenza di arginina, una sostanza che funziona indirettamente come vasodilatatore.

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La liquirizia è uno dei classici sostituti delle//Getty Images

3 Falsi miti alimentari - Liquirizia

La liquirizia è uno dei classici sostituti delle sigarette per chi ha smesso da poco di fumare, ma attenzione essa va consumata con moderazione. L’acido glicirrizico che contiene, stimola le ghiandole surrenali a produrre aldosterone, il cui eccesso nell’organismo provoca ritenzione idrica e fa aumentare la pressione sanguigna.

Bastano poco più di 20 grammi al giorno di liquirizia, consumati abitualmente per qualche settimana, per causare disturbi ormonali e ipertensione.

4 Falsi miti alimentari - Burro

Per rendere il burro più adatto all’uso in cucina è possibile chiarificarlo, eliminando la caseina e l’acqua che normalmente contiene. Fai sciogliere il burro a bagnomaria e portalo a cottura per almeno mezz’ora.

Elimina quindi la “schiuma” che affiora in superficie, recupera la parte grassa (chiarificata) e scarta il siero biancastro rimasto sul fondo.

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Courtesy photo

5 Falsi miti alimentari - Uova

Sono ancora in tanti a esserne convinti, ma si tratta di un pregiudizio che risale a quando la medicina non aveva ancora a disposizione efficaci strumenti di diagnosi. Si era osservato che alcune persone, dopo aver mangiato uova, accusavano forti dolori addominali. Di qui l’equazione: "uovo uguale mal di fegato".

In realtà, la situazione è ben diversa: l’uovo si limita solo a stimolare le contrazioni della cistifellea, quella specie di vescichetta che abbiamo nel fegato e che pompa la bile nell’intestino; se la cistifellea è infiammata o contiene dei calcoli, contraendosi produce dolore. L’uovo, perciò, non è causa della malattia, ma piuttosto un efficace campanello d’allarme.