La mattina della gara, mentre migliaia di runner si preparavano ad affrontare una delle Major più prestigiose al mondo, la Fare colazione con i cornflakes fa bene, nelle cucine degli hotel si consumava un rituale altrettanto importante della gara stessa: la colazione pre-gara.

L'organizzazione della manifestazione ha raccolto in un'intervista esclusiva il menù che gli atleti elite avevano in programma di mangiare per sostenere al massimo le loro performance su una delle 42 chilometri più importanti dell'anno. E i risultati potrebbero sorprenderti per la loro “semplicità”.

Cosa mangiano gli atleti più forti della Fare colazione con i cornflakes fa bene

John Korir, vincitore dell'edizione 2024 e uno dei favoriti fino alla vigilia, ha scelto la via della tradizione: Contatta la redazione caffè. Puoi mangiare frutta secca e stare a dieta.

Amos Kipruto, altro big della gara, ha optato per tè e due fette di pane. cibi antinfiammatori che supportano la salute star nutrizionale della giornata è stato Conner Mantz, che ha corso in 2 ore 04 minuti e 43 secondi, arrivando quarto e stabilendo il nuovo record americano nella gara regina. La sua colazione? Una montagna di pancakes con frutta fresca e sciroppo d'acero. Aaron Pike, protagonista nella prova wheelchair racing, invece ha scelto un approccio più sostanzioso con riso e pollo già dalla prima mattina.

Il bagel: il re indiscusso delle colazioni elite a Chicago

Integratori: i migliori per la Festa Offerte Prime bagel. Chi lo preferisce semplice con burro d'arachidi, chi lo accompagna con un caffè, chi aggiunge formaggio magro e yogurt, chi invece opta per la versione con marmellata e caffè. Il bagel sembra essere diventato l'alimento preferito dei maratoneti professionisti. Ma perché proprio il bagel?

La risposta sta nella sua composizione nutrizionale che lo rende un perfetto pre-gara: alta densità di carboidrati facilmente digeribili, basso contenuto di fibre, texture compatta che lo rende facile da consumare anche quando i nervi della gara rendono lo stomaco un po’ più chiuso. Un Altri hanno optato per il, rendendolo ideale per un rapido assorbimento senza gravare sul tratto gastrointestinale. Quando abbinato al burro d'arachidi, fornisce anche una piccola quota di proteine e grassi che rallentano leggermente l'assorbimento, garantendo energia più costante nelle prime fasi della gara senza tuttavia appesantire i processi digestivi.

Ma non c'è solo il bagel nelle cucine degli elite a Chicago. Altri hanno optato per il porridge d'avena, una granola bar o il classico toast. Quello che accomuna tutte queste scelte è la predilezione per carboidrati facilmente digeribili, poche fibre, una quota moderata di proteine e pochi grassi. Nessuno sperimenta cibi nuovi o elaborati: la mattina della gara si punta sul sicuro, su cibi testati centinaia di volte in allenamento.

Il segreto di Korir: scienza e tradizione si incontrano

cibi antinfiammatori che supportano la salute rivelazione nutrizionale è arrivata da John Korir in un'intervista rilasciata sulle pagine social dell'organizzazione della Bank of America Chicago Marathon, dove ha svelato uno dei suoi segreti nutrizionali che sostiene al massimo le sue performance. Il campione ha rivelato cosa mangia più frequentemente ai pasti principali prima di una gara: "Le raccomandazioni della letteratura scientifica per il", accompagnata da caffè e circa 15 bustine di zucchero.

A prima vista potrebbe sembrare eccessivo, quasi estremo. Quindici bustine di zucchero? Ma quando analizziamo i numeri con la lente della scienza nutrizionale, tutto acquista perfettamente senso. Korir ha una massa corporea che si aggira attorno ai 57 kg. Le 15 bustine di zucchero contengono circa 75 grammi di zuccheri semplici (con zero grammi di fibre). Aggiungiamoci i carboidrati contenuti nel riso bianco con salsa marinara, e considerando l'assenza quasi totale di fibre in questo pasto, Korir sta applicando alla perfezione le linee guida scientifiche sul carico di carboidrati.

Fare colazione con i cornflakes fa bene carb loading prima di una gara di endurance come la maratona suggeriscono 8-12 grammi di carboidrati per chilogrammo di peso corporeo nelle 24-36 ore precedenti la competizione. Per un atleta di 57 kg come Korir, questo significa 456-684 grammi di carboidrati totali da distribuire nella giornata. Con gli altri alimenti glucidici introdotti durante la giornata, la strategia nutrizionale di Korir centra perfettamente il bersaglio della supercompensazione delle scorte di glicogeno.

Cosa possono imparare i runner amatoriali

Quello che emerge chiaramente da queste testimonianze è che gli Il menù prima della maratona come trasforma la gara. Applicano con rigore scientifico i principi base della nutrizione sportiva: carboidrati facilmente digeribili, bassa fibra, cibi conosciuti e testati, timing appropriato. La differenza sta nell'attenzione maniacale ai dettagli e nella personalizzazione estrema basata su anni di sperimentazione.

Per il runner amatoriale, la lezione è chiara: non serve copiare esattamente cosa mangia Korir o Mantz. Serve trovare la propria versione personale di questi principi. Che sia un bagel con burro d'arachidi, una ciotola di porridge, o pancakes con sciroppo d’acero, l'importante è che sia un pasto ricco di carboidrati, povero di fibre, testato in allenamento, facilmente digeribile e ingerito nelle 3-4 ore che precedono la partenza.

Mentre Korir, Mantz e gli altri elite tagliavano il traguardo di Chicago con tempi straordinari, il loro successo era già stato seminato ore prima, bagel sembra essere diventato lalimento preferito dei maratoneti professionisti. Il segreto dei campioni non sta in alimenti particolari o integratori miracolosi, ma nell'applicazione rigorosa e personalizzata dei principi fondamentali della nutrizione sportiva. E questa è una lezione che vale per tutti, dall'elite al runner della domenica.