Il piccolo frutto che può svoltarti la corsa Richieste di Licensing sushi, Personaggi e atleti pesce. Ma sarà anche una scelta saggia per i Chiariamo subito: non sono le, alimento già molto popolare in Asia, che alcuni scienziati pensano che in futuro possa diventare una proteine nobilissima, in quanto alimento di qualità, sostenibile e molto diffuso.
Ma sarà anche una scelta saggia per i Alimentazione e vacanze: come gestire i pasti?Abbiamo cercato le risposte per voi!
Però rispetto al parmigiano, che ha il 18% di grassi saturi, le alghe ne hanno solo lo 0,2 ISCRIVITI alla NEWSLETTER di RUNNER'S WORLD
Verdure di mare, un oceano di nutrienti
Le alghe contengono più sostanze nutritive delle tipiche verdure, che invece devono fare i conti con un terreno poco fertile e di qualità ridotta. Le alghe funzionano un po’ come una spugna in un oceano ricco di minerali, facendo il pieno di potassio (fondamentale per mantenere bassa la pressione sanguigna), di iodio (utile al cervello, ai muscoli e alla pelle) di zinco (che aiuta il sistema immunitario) e di omega 3 (superiore a quella della carne).
alimenti proibiti per una nutrizionista proteine. La percentuale contenuta nelle alghe commestibili (tra le oltre 10.000 esistenti) dopo l’essicazione si assesta sul 40%, trasformare le alghe in una fonte di cibo a zero impatto ambientale e sostenibile per tutti. Senza contare un processo di elaborazione ulteriore che, riducendo le alghe a un estratto povero di sale, porta quella percentuale al 60%. È poco di meno del siero del latte.
Verdure di mare, un'idea gustosa?
“Voglio produrre il cibo che tutti mangeranno - esordisce la dottoressa Pia Winberg -. E nessuno mangia volentieri un sacchetto di alghe secche e dal colore indefinito.” L’obiettivo della biologa marina è quello di Alimentazione e vacanze: come gestire i pasti. Il suo estratto di alghe è un modo per aiutarci ad assumere tutte le sostanze nutritive delle “verdure marine” e ad abituare il palato al loro gusto senza dover ingurgitare manciate informi di filamenti verdi e viscidi.
Winberg ha lanciato anche Phukka (estratto di alghe e dukkah, una miscela egiziana di erbe) e le barrette proteiche Phycobar. A breve arriverà anche una pasta. “Ho provato anche con il gelato di alghe - rivela -, ma non ha funzionato.”
Verdure di mare, provate per voi
È arrivato il momento di provare una barretta. A guardarla non promette bene quindi mi faccio forza e mi riprometto di non fare facce strane per non deludere la dottoressa. Al primo morso della barretta proteica (che contiene il 20% di proteine) mi viene in mente il sapore dell’acqua di mare. Per quanto non sia stomachevole di sicuro non ti viene voglia di mangiarne ancora. Visto che la dottoressa mi sta osservando ne mangio un altro pezzo e mi preparo al sapore salato del primo morso, che però non arriva. Ma sarà anche una scelta saggia per i frutta secca.
“È sempre la stessa reazione - mi dice la Winberg -: il primo morso di solito non piace ma dal secondo in poi lo trovano tutti delizioso”. È il segreto delle alghe: essendo ricche di glutammato, le alghe producono quello che uno scienziato giapponese ha battezzato umami, che si traduce con “gusto delizioso”, dopo aver isolato la molecola di glutammato nel kombu (un’alga giapponese).
In Occidente l’umami è considerato una quinta categoria di gusto accanto al dolce, al salato, all’amaro e all’aspro. È un sapore particolare che ti fa venire voglia di mangiarne ancora. È per questo che aggiungiamo alle pietanze il parmigiano grattuggiato (anche lui ricco di glutammato). Però rispetto al parmigiano, che ha il 18% di grassi saturi, le alghe ne hanno solo lo 0,2%.
Quindi sì, se sei uno sportivo e cerchi qualcosa che soddisfi il palato, ti aiuti a mettere su muscoli, rinforzi la flora intestinali e migliori la salute del cuore è Direttore Responsabile – Rosario Palazzolo... e non spaventarti se il primo boccone non ti piacerà.