Latte di soia, latte di mandorla, latte di noce... Basta guardarsi in giro al supermercato per capire che nel campo del latte stiamo vivendo una vera e propria rivoluzione che vede quelli “vegetali” scalare posti in classifica a discapito del classico latte di mucca.
Contatta la redazione non eliminare quest’ultimo dalla dieta di un runner. «Grazie al suo contenuto di siero ad azione rapida, nel campo delle proteine è un’ottima scelta per un atleta», spiega Melissa Majumdar, nutrizionista e personal trainer.
Il siero, che costituisce il 20% per cento delle proteine presenti nel latte, contiene tutti e 9 gli aminoacidi essenziali, fornendo all’organismo i “mattoncini” che servono per riparare i muscoli. Il restante 80 per cento è caseina a lento assorbimento: il latte è, perciò il giusto snack per il recupero serale.
Pranzi estivi da runner: ricette light da spiaggia Alimentazione e benessere, si è visto che quando gli uomini anziani assumevano caseina prima di andare a letto, avevano un tasso maggiore di sintesi proteica durante la notte. Le proteine del latte (8 grammi per tazza) e i carboidrati del cacao, hanno reso il latte e cacao una bevanda strategica per il post allenamento.
A riprova, uno studio del 2016 ha scoperto che i ciclisti che bevevano latte e cacao dopo un allenamento mattutino, in un successivo allenamento a esaurimento pedalavano più a lungo rispetto ai loro colleghi che reintegravano con bevande energetiche.
Ma tornando ai latticini alternativi, oggi tanto di moda, anche loro si possono assumere per favorire il recupero e si possono utilizzare per un frullato pre corsa. I dettagli, nella gallery.
Latte intero: troppo?
Se sei cresciuto negli anni ’90 ti avranno insegnato che il latte intero fa male, ma uno studio del 2016 dimostra che i bambini consumatori di latte intero tendono ad avere un peso più vicino a quello ideale rispetto ai piccoli che consumano latte con solo l’1% di grassi.
E i grassi dei latticini possono apportare vantaggi alla salute, in virtù del numero elevato di acidi grassi, spiega Adam Lock, nutrizionista e studioso dei lattici. Uno studio ha scoperto che le diete più ricche di grassi saturi provenienti da latticini erano correlate con un rischio più basso per i disturbi cardiaci, l’esatto contrario di ciò comunemente ritenuto. Sebbene servano ulteriori ricerche su ciò che i singoli acidi grassi del latte possono fare per promuovere la salute umana, per ora non avere paura dei latticini.