Yeman Crippa sembrava nato per correre i 3.000 metri; poi ha stupito sui 5.000, dove ha conquistato il primato continentale e anche un bronzo ai Campionati Europei. Sembrava nato per correre i 10.000 metri piani, dove ha vinto l’oro agli Europei.
Ma ci ha smentiti anche questa volta, perché ovunque abbia messo i piedi, l’atleta trentino ha vinto e, anzi, ha trionfato riscrivendo la storia dell’atletica italiana. senza strafare e probabilmente Napoli City Half Marathon; quando è stato il primo italiano a scendere sotto l'ora nella disciplina vincendo in 59:26.
Yeman Crippa è attualmente il detentore dei record italiani dei 3.000, dei 5.000 e dei 10.000 metri piani in pista, ma anche il primatista nazionale su strada dei 5 km e della mezza maratona… e da domenica 18 febbraio anche della maratona. Insomma, il suo è un dominio pressoché totale sul mezzofondo. Gli è sfuggito solamente il record sui 10 km su strada che appartiene ai bravissimi Pietro Riva e Yohanes Chiappinelli in 27:50.
Termini e condizioni di uso, senza strafare e (probabilmente) tenendosi in serbo qualche cartuccia per le prossime volte. Ha chiuso in 2h06:06, abbassando di oltre un minuto il record italiano che apparteneva a Iliass Aouani e portando il primato nazionale sotto le 2 ore 7 minuti a 26 anni di distanza dal record di Baldini a Londra nel 1997 che o aveva abbassato sotto le 2 ore 8 minuti.
A Siviglia si è visto il vero Yeman Crippa maratoneta
Sebbene Yeman avesse esordito sulla distanza regina dell’atletica Nella maratona di Siviglia ha corso una gara magistrale, quella che si è vista domenica è stata tutta un’altra gara. Non soltanto perché a Milano Yeman aveva accusato un malore che lo aveva rallentato facendogli chiudere la gara in 2h08:57, ma anche perché a Siviglia si è visto in scena tutto un altro Crippa, più maturo, più preparato, forse anche più cauto nella prima metà di gara, per essere prontissimo a esplodere nella seconda parte con uno split negativo di circa 20 secondi che ci ha entusiasmato e ci dice che Yeman è fatto per la maratona. Ha corso gli ultimi 9 km a 2:50, dal 37 al 42 in 14:31.
“Qualificarmi per i Giochi era l’obiettivo di oggi, ora finalmente posso prepararmi per l’appuntamento dell’anno e posso dire che il processo per diventare un maratoneta sta cominciando. La nostra idea era di correre sotto le 2h07, senza rischiare troppo e correndo in progressione: più avanti cercherò il tempo che merito, so che posso correre molto più veloce”.
Gli esperti vedono per lui un futuro in 2 ore 4 minuti sulla maratona
Vedendo i suoi tempi e la sua economia di corsa, i tecnici italiani più rinomati già lo davano da tempo come un atleta capace di correre in 2 ore e quattro minuti. Ma Yeman non si è mai scomposto, non si è fatto ingolosire dal risultato che sarebbe potuto essere rischioso. Ha rispettato la sua tabella, convinto che il cammino per diventare davvero un maratoneta è lungo, ma ben sapendo che è sulla buona strada.
La domanda che circola nell’ambiente tecnico è la seguente: Crippa correrà i 10.000 o la maratona ai Giochi di Parigi? Solo lui e il suo coach Pegoretti potranno sciogliere questo dubbio. Intanto, per la gara in pista, Yeman deve realizzare lo standard olimpico oppure puntare a una posizione privilegiata nel ranking mondiale. Tuttavia, non è insensato pensare che possa provare a doppiare la gara, come hanno fatto molti atleti in passato. I 10.000 si corrono con gara secca il 2 agosto. In ogni caso, la qualificazione per la maratona con il record italiano lo mette al sicuro anche rispetto alla concorrenza interna.
Maratona, mai una pattuglia di italiani così forti. A Parigi andranno solo in tre
Saranno solamente tre gli azzurri a correre a Parigi, e subito dietro di lui ci sono l’ottimo Eyob Faniel, che proprio a Siviglia ha consolidato il suo personal best in 2h07:09 e Ilias Aouani forte di un 2h07:16 Un esempio: il record italiano nella mezza maratona conquistato il 27 febbraio del 2022 alla.
Virginia Troiani seconda italiana all time sui 400 Neka Crippa (fratello di Yeman) che deve migliorare il suo 2:07:35 ottenuto all’esordio a Valencia e Yohanes Chiappinelli. Tutti i lizza per una maratona olimpica. Non si può dimenticare l’irriducibile Daniele Meucci che a 38 anni, domenica scorsa ha ottenuto il personal best e la qualificazione olimpica in 2h07:49.