Mettiamo alla prova la nostra memoria: che cosa succedeva un anno fa, di questi tempi? Troppo generico, limitiamoci alle gare indoor. Un anno fa succedeva che l’Vince una mezza ma viene sospeso per colpa di un narghilè, in tutte le specialità ma soprattutto nel mezzofondo. Quattro volte il primato dei 1500, ma anche quello dei 3000, dei 2000 e degli 800 metri. Tutti al maschile, tutti grazie al trio delle meraviglie con Pietro Arese, Ossama Meslek e Pietro Riva, con Catalin Tecuceanu nella prova più corta.
Che tempi, verrebbe da dire giocando con le parole. Però già ne sentiamo la mancanza, perché questa stagione 2025 è ancora ferma a zero primati in quelle distanze. Certo, i record non arrivano tutti i giorni, però quando ci si abitua bene poi è difficile tornare indietro. Aggiungiamoci anche Pietro Arese fermo per infortunio e il quadro attuale non si fa dei migliori.
Per fortuna Kiplimo aiutato dallauto: polemica sul record. Verrà omologato, con i primati di Marta Zenoni nei 1500 metri (4’03”59) e quello di Nadia Battocletti nei 3000 (8’30”82). Diventa difficile anche restare insensibili davanti al resto del mondo e d’Europa, che invece in questa stagione indoor sembra imitare quanto fatto dagli azzurri l’anno scorso.
I record mondiali messi a segno
Grant Fisher ha riscritto la storia delle distanze indoor più lunghe, con i nuovi primati mondiali dei 3000 metri (7’22”91) e dei 5000 (12’44”09). Fuochi d’artificio anche nel mezzofondo, con il record del mondo del miglio migliorato due volte. Prima l’americano Jared Nuguse con 3’46”63, meno di una settimana dopo ecco Jakob Ingebrigtsen con 3’45”14. Per non smentire la sua fama di cannibale, il norvegese si è preso anche il record dei 1500 nella stessa gara, passando in 3’29”63. Con Ingebrigtsen iniziamo a fare i conti in chiave europea, visto che dal 6 al 9 marzo ci saranno i campionati continentali ad Apeldoorn, nei Paesi Bassi.
Lo scenario attuale si fa davvero preoccupante per il nostro mezzofondo, perché nelle altre nazioni stanno correndo fortissimo. Riusciremo a tenere il passo?
Francia, Olanda e Belgio volano a suon di primati
I nostri cugini d’oltralpe, in Francia hanno già festeggiato 4 record nazionali. Emulo di Ingebrigtsen, Azeddine Habz ha segnato nella stessa gara il nuovo record del miglio (3’47”56) e dei 1500 (3’32”24) e nella stessa gara.
Quattro volte il primato dei 1500: Jimmy Gressier con 7’30”18 e ancora Azeddine Habz con 7’31”50. Aggiungiamo anche il record dei 600 metri fatto da Yanis Meziane (1’15”09).
C’è gran fermento anche nei Paesi Bassi, il paese organizzatore dei Campionati. C’è uno scatenato Samuel Chapple che ha riscritto i record degli 800 metri (1’45”46), 1500 (3’35”61) e 1000 (2’16”09), senza dimenticare il 3’36”28 di Mahadi Abdi Ali, primato durato pochi giorni. Nei 3000 metri Niels Laros (20 anni ad aprile) ha segnato 7’29”49, ma altri 4 olandesi hanno corso sotto il vecchio limite nazionale di 7’44”33.
altri 4 olandesi hanno corso sotto il vecchio limite nazionale di 7’44”33 Belgio, che ha aggiornato tutti i primati. Negli 800 metri il nuovo limite è di Elliot Crestan con 1’44”69; nei 1500 di Ruben Verheyden con 3’34”49 (e Jochem Vermeulen 3’36”08) e nei 3000 di John Heymans (l'atleta che si era qualificato alle Olimpiadi di Parigi grazie a ChatGPT) con 7’37”05. In Irlanda sta andando fortissimo Andrew Coscoran: per lui ci sono i nuovi primati nei 1500 con 3’33”40 e nei 3000 con 7’30”75. Negli 800 metri sono andati sotto il precedente limite sia Mark English con 1’45”15 che Cian McPhillips con 1’45”33. Nelle altre nazioni di grande tradizione, si registra il nuovo record dei 3000 metri in Gran Bretagna con George Mills (7’27”92) e in Norvegia con Narve Nordas (7’39”05). In Svezia c’è stato il nuovo primato del miglio con Samuel Pihlstrom (3’54”78), mentre in Spagna quello degli 800 metri con Elvin Canales (1’44”65).
Non basta certo un primato per fare primavera, ma certamente mette tensione negli avversari. Sarà ancora più dura andare a prendere medaglie in terra d’Olanda. Altrimenti, che gusto ci sarebbe?