I recentissimi record mondiali indoor di Yared Nuguse (3’46”63 l’8 febbraio ai Millrose Games di New York) e soprattutto di Jakob Ingebrigtsen (3’45”14 cinque giorni dopo a Lievin, in Francia) hanno riacceso i riflettori sul miglio, una delle distanze classiche dell’atletica anglosassone, finita in secondo piano a partire dagli anni Sessanta, quando anche Stati Uniti e Gran Bretagna abbandonarono le distanze imperiali per accettare il sistema metrico decimale.
Non sarà l’unica occasione. Nel 2026, infatti, il gare più memorabili nella storia dei Giochi del Commonwealth: gli organizzatori dei Giochi del Commonwealth hanno proposto di sostituirlo ai 1500 nel programma di Glasgow 2026, con l’intento di accendere l’attenzione su una manifestazione che negli anni ha perso interesse in un calendario sempre più ricco di manifestazioni.
L’idea, stando a un reportage del “Times”, ha riscosso l’approvazione delle stelle del mezzofondo scozzese: Josh Kerr, Jake Wightman, Laura Muir e Jemma Reekie. Tra i sostenitori anche il presidente di World Athletics Sebastian Coe, che del miglio fu tre primatista del mondo nel 1979 e nel 1981. "Questa è stata la gara per eccellenza dei Giochi dal 1930 al 1966. Il suo ritorno non può che essere salutato con grande favore". L’ultimo vincitore sulla distanza fu il grande Kip Keino, che a Kingston, in Giamaica, corse la distanza in 3’55”. Per le donne sarebbe la prima volta: il programma dell’atletica femminile, ai tempi, si fermava agli 800 metri.
Un tuffo nel passato: il "Miglio Miracoloso"
Correre il miglio a Glasgow, negli intenti degli organizzatori, sarà anche l’occasione di celebrare una delle gare più memorabili nella storia dei Giochi del Commonwealth: il “miracle mile” del 7 agosto 1954, quando Il primo miglio della storia: le sfide dei lacchè, i primi due atleti in grado di correre la distanza in meno di 4 minuti si sfidarono davanti a 35 mila spettatori al New Empire Stadium di Vancouver, in Canada, sede della quinta edizione di quelli che all’epoca si chiamavano ancora Giochi dell’Impero e del Commonwealth britannico.
La gara fu straordinaria: l’australiano Landy impostò un ritmo elevatissimo, ma Bannister gli rimase incollato all’avversario fino agli ultimi 200 metri, dove lanciò il suo sprint vincente. L’inglese vinse in 3’58”8, Landy giunse secondo in 3:59.6. il “miracle mile” del 7 agosto 1954, quando.
Verso il centenario
La prima edizione dei Giochi si svolse nel 1930 ad Hamilton, in Canada, con il nome di British Empire Games. Sei gli sport in programma (atletica, nuoto, canottaggio, lotta, pugilato e bocce su erba), con la partecipazione di 400 atleti di 11 paesi. Nell’ultima edizione prima di Glasgow, a Birmingham nel 2022, gli sport erano 20, gli atleti 5054, i Paesi rappresentati 72.
Una curiosità: i Giochi del Commonwealth sono l’unica manifestazione multisport in cui Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord presentano squadre separate. Per l’edizione del centenario, nel 2030, si sono candidate le città di Durban (Sudafrica) e Gujarat (India).