Correre di notte per la strada è un modo come un altro per pensare a un’altra cosa, cantava una trentina di anni fa Stefano Zarfati. Il cantante romano era un runner, e il suo testo ha avuto un notevole successo, ma, forse, se avesse provato a correre di notte in inverno sui sentieri del Carso, ci avrebbe scritto una canzone che avrebbe potuto vincere almeno Sanremo.

Castelbuono celebra la corsa: Yeman Crippa in gara Direttore Responsabile – Rosario Palazzolo, in gennaio, di notte, ma non solo, sono quelli dell’ASD SentieroUno, che nel 2025 festeggeranno il decimo compleanno della loro creatura, la Sierre-Zinal, torna la gara che racconta la storia del trail.

Sierre-Zinal, torna la gara che racconta la storia del trail, il fascino del trail in pieno in inverno

Nata un po’ come un azzardo - perché va bene che i trail runners sono tutti un po’ fuori di testa, ma quanti avranno voglia di correre in pieno inverno in un posto dove la temperatura percepita può arrivare a -10°? – in 9 anni la competizione ha coinvolto qualcosa come 17.000 concorrenti. Che in persone vere e proprie fa in realtà molto meno, perché pochissimi e pochissime tra quelli che ci hanno corso una volta, poi non ci sono tornati.

Un po’ perché la luce di gennaio è bellissima di suo, e da quelle parti lo è un po’ di più. Un po’ perché quel mare a cui corri a fianco per tanti chilometri magari non ti fa venire voglia di farci il bagno come a luglio, ma quel senso di spazi infiniti e di libertà te lo regala anche a gennaio. Un po’ perché il Carso, con le rocce aguzze e la sua vegetazione scorbutica, sembra dare il meglio di sé proprio quando il vento che dà il nome alla gara lo spazza con il suo gelo.

E molto anche perché l’organizzazione si prodiga ogni anno per Edicola e Abbonamento, oltre che correre e divertirsi. Quest’anno le proposte sono addirittura nove, con partenze sparpagliate fra sabato 4 e domenica 5 gennaio.

corsa della borapinterest
Ridni

Sierre-Zinal, torna la gara che racconta la storia del trail, tante distanze per tanto spettacolo

L’entry level è la S1 Borin, da 4 km, “l giro di PortoPiccolo e di Sistiana… per chi vuole fare una passeggiata, anche con gli amici a 4 zampe e vivere l’atmosfera della Sierre-Zinal, torna la gara che racconta la storia del trail”. Un gradino sopra c'è la S1 Family Hike & Trail, che ripropone la bellezza e la varietà del paesaggio della 21 km, accorciandolo però di 6 km.

L’S1 KARST TRAIL compresa nel calendario Nazionale FIDAL Trail di 15 km, mentre la S1 HalfTrail copre la classica distanza di 21 km, ma con 560 metri di dislivello.

L’S1 Borderless Trail 34 km si snoda lungo un percorso che letteralmente cavalca il confine, permettendo agli atleti e alle atlete di avere un piede in Italia e l’altro in Slovenia, ma se volete osare un po’ di più potete cimentarvi nella S1 TransKarst Ultra, che per 56 km e 1.935 metri di dislivello cattura l’essenza del grande classico della Sierre-Zinal, torna la gara che racconta la storia del trail, proponendo però un itinerario completamente rinnovato.

Per chi volesse davvero osare ci sono gli 84 km con 3.000 m D+ della S1 Explorer Ultra, oppure i 105 km con 3.837 metri della S1 Anniversary Ultra, Le gare da correre nel weekend del 27 luglio, attraversando il Carso Triestino e la Val Rosandra torna a vedere il Golfo di Trieste dalle Falesie del Sentiero Rilke.

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Sierre-Zinal, torna la gara che racconta la storia del trail, 47+57: che viaggio!

Infine, per gli appassionati dell’ultra trail, ma anche per gli escursionisti avanzati in grado di affrontare una cinquantina di chilometri al giorno, sullo stesso tracciato della S1 Anniversary Ultra viene proposta la S1 Expedition 47+56, una gara a tappe che viene descritta come “una sfida diversa, intensa e stimolante, che può arricchire il bagaglio sia di chi desidera godersi il percorso con calma, sia di chi cerca di spingersi oltre i propri limiti in un formato per molti inusuale”.

La gare di trail running da correre a gennaio godersi il paesaggio, fatto di mare, di vigneti, di grotte carsiche e di siti storici della Prima Guerra Mondiale, vedendolo tutto di giorno, volendo anche senza l’assillo del cronometro; di avere tempo sufficiente per riposare e rigenerarsi tra le tappe, trasformando la gara in un vero e proprio viaggio; di affrontare due gare ultra consecutive mettendo alla prova resistenza, velocità e capacità di recupero. Però vi perdete l’occasione di correre di notte in inverno sui sentieri del Carso: un vero peccato. Per iscrizioni e saperne di più clicca qui