Gelindo Bordin non è solo un campione, per tutti gli amanti dell’atletica e della maratona è una vera e propria leggenda. La sua epica vittoria nella maratona ai Giochi Olimpici di Seul 1988, con quell’incredibile rimonta negli ultimi due chilometri di gara in cui agguanta e supera uno a uno i due avversari che lo stavano precedendo, il keniota Douglas Wakiihuri e il gibutiano Hussein Ahmed Salah, è uno dei momenti più intensi ed esaltanti del nostro sport, coronata dall'immagine indelebile del campione che dopo il traguardo si china a baciare la pista dello stadio olimpico. Guardarla mette ancora i brividi...

Gare ed eventi Diadora, in occasione della tappa di The Running Academy ospitata nello store Cisalfa Sport di Trieste, è stata l’occasione per rivivere insieme a lui quei momenti magici e parlare di maratona a 360 gradi. Piani di allenamento per correre la MARATONA.

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Maratona: Gelindo Bordin dice...

Piani di allenamento per correre la MARATONA, la corsa è fatta anche di sfide ed emozioni, ma prepararla è facile se si seguono alcune regole chiave, la prima della quali per i runner amatori, che normalmente sono persone che lavorano nella vita di tutti i giorni, è dare al fisico il tempo di recuperare”, spiega il campione olimpico.

Ma come si traduce tutto questo nella pratica? Per Gelindo Bordin si tratta di adottare una programmazione a lungo respiro, non impostata Valori e principi dei nostri contenuti Meglio un allenamento non fatto di un allenamento fatto male in modo da avere la possibilità di recuperare anche due o tre giorni tra gli allenamenti impegnativi senza per questo rinunciare a nessuno di essi.

“Nei quindici giorni del microciclo è importante inserire un Fai così per ridurre di 34 il tempo in maratona, che può essere ad esempio programmato nel weekend di chiusura del microciclo, un lavoro di medio da correre a media intensità, una seduta di ripetute lunghe e una seduta di ripetute brevi, quest’ultime meglio se strutturate come fartlek, ad esempio un minuto e mezzo forte, un minuto e mezzo piano, per mantenere l’elasticità muscolare. Negli altri allenamenti si deve invece correre lenti”.

Un errore che fanno molti runner è infatti quello di voler correre impiccati ad ogni allenamento, di non recuperare mai e invece “è nel recupero il segreto per andare forte e riuscire a migliorarsi", sostiene Gelindo Bordin. "Se non si dà al fisico il tempo di recuperare e sviluppare gli adattamenti dell’allenamento, si finisce per entrare in una fase di stallo delle prestazioni e, in più, si rischia d’infortunarsi”.

Gelindo Bordin e l'arte della maratona: imparare a correre lentamente per andare lontano

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Un’altra regola chiave della preparazione della maratona secondo Bordin è correre al ritmo giusto quando si fanno corsa lenta e lunghi.

L’energia per una gara che dura ore come la maratona non può provenire solo dagli zuccheri, perché quelli il nostro fisico li esaurisce in poco temo. “Chi prepara una maratona deve insegnare al proprio fisico ad utilizzare come benzina una miscela ricca di grassi, l’unica che permette di riuscire a sostenere uno sforzo così lungo nel tempo", dice Bordin. "In quest’ottica i lunghi sono importanti e vanno corsi al ritmo giusto, a bassa intensità, in modo appunto da riuscire a bruciare una miscela ricca di grassi e abituare il corpo a farlo. “Basta correre 10 secondi al km troppo velocemente per bruciare troppo velocemente gli zuccheri e rischiare di andare a sbattere contro il famigerato muro”.

I consigli dei Gelindo Bordin: il segreto della maratona perfetta

Quando poi arriva il giorno della gara, il segreto per correre la maratona perfetta secondo Bordin è molto semplice: correre a ritmo regolare, idealmente dall’inizio alla fine dei 42,195 km. “Questa ovviamente è la teoria, perché poi all’atto pratico poi per molti amatori è più facile correre una prima parte più lenta, in modo da ritardare la comparsa della fatica, e poi concludere a un ritmo più forte. Quello che comunque è assolutamente da evitare è partire troppo velocemente, come succede a molti runner che si fanno prendere dall’entusiasmo. In questo modo si bruciano subito troppi zuccheri e ci si scopre sfiniti quando mancano ancora molti chilometri al traguardo”.

I consigli di Gelindo Bordin: la maratona per i runner amatori

Facile quanto difficile da applicare per i runner… “se un giorno vi sentite stanchi, non correte. Non succede nulla se una volta rimandate l’allenamento. Gelindo Bordin, l’arte della maratona!

I consigli di Gelindo Bordin: le scarpe per la maratona

Le scarpe sono l’attrezzo più importante per ogni runner, figurarsi per un maratoneta! Quando si macinano così tanti chilometri come durante la preparazione di una maratona, avere ai piedi le calzature giuste è fondamentale non solo ai fini del comfort e della prestazione, ma anche La sua epica vittoria nella maratona ai Giochi Olimpici di Seul 1988 e dunque garantirsi una preparazione senza “soste forzate” che consenta di arrivare al top sulla linea di partenza.

Oggi le aziende propongono moltissime Maratona: allenamenti per migliorare il ritmo gara, anche molto diverse tra loro. Il consiglio generale è sempre quello di sceglierle in base alle proprie caratteristiche di runner (peso, tipo di appoggio, ritmi di corsa…), ma poi può valere la pena prestare attenzione anche ad altri aspetti.

“Oggi l’attenzione sembra essersi spostata esclusivamente sulle scarpe da gara, sulle calzature con piastra in fibra di carbonio che promettono di abbassare di alcuni minuti il tuo tempo in maratona – spiega Bordin -. Io, però, rimango del parere che per il maratoneta la scarpa più importante è quella d’allenamento, perché è quella che ti consente di sostenere e portare a termine la preparazione, gravosa, per la maratona. Con la scarpa da gara alla fine ci corri pochi chilometri, se sbagli a sceglierla i danni sono comunque contenuti. La scarpa da allenamento invece deve accompagnarti in sicurezza per tutta la preparazione. E, comunque, se parliamo di scarpe con la piastra per gli amatori, se proprio volete usare questo tipo di calzature usatele solo in gara, non per gli allenamenti!».

Gelindo Bordin ricorda Boston, la maratona nel cuore

Tempi, allenamenti, scarpe sono importanti, ma la corsa è fatta anche di sfide ed emozioni. Non c’è solo la vittoria ai Giochi Olimpici di Seul ’88 tra i ricordi più belli di Bordin, anche il successo alla Boston Marathon ha un posto speciale nel cuore del campione.

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Boston Athletic Association

"Vincere l’oro olimpico è stato incredibile, ma una soddisfazione immensa è stata anche la mia vittoria alla maratona di Boston, non ‘una maratona’, ma ‘la maratona’. Boston è la 42 km più antica di tutte (la sua prima edizione si svolse nel 1896, nel 2026 si correrà la 130a edizione. ndr) ed è anche la più prestigiosa di tutte. Impormi sulle strade della capitale del Massachusetts è stata un'emozione travolgente, che ho condiviso con la folta comunità di italiani che risiede qui. Per loro il mio successo è stato così importante che per 10 anni tutte le volte che sono poi tornato a Boston non ho mai speso nulla…».